Trebbiano d’Abruzzo DOC 2010 - Valentini
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- Vintage: 2010
- Appellation: Trebbiano d’Abruzzo DOC
- Grape: trebbiano 100%
- Alcohol: 12.5%
- Bottle size: 0.75L
- Allergens: Sulphites
- Serve at: 10/12 °C
- Perfect for: An evening amongst connoisseurs
- Tannico rating: 99pt
- Type: White
- Condition: Perfect
- Level: Neck
- Pairing: Fish-based pasta or rice dishes, Main dishes featuring white meats, Fish-based main dishes
Brand
L’Italia è una nazione che può vantare un’incredibile tradizione vitivinicola, che in alcuni casi si perde nella notte dei tempi. Non fa eccezione l’Abruzzo, piccola regione dell’Italia centrale, i cui vini erano già rinomati e conosciuti in epoca romana. Un terroir dunque fortemente vocato, che esprime realtà davvero degne di nota, proprio come l’azienda agricola Valentini. Situata a Loreto Aprutino in provincia di Pescara, uno dei 300 borghi più belli d’Italia, è di proprietà dell’omonima famiglia nobile di origine spagnola, che in queste zone produceva sin dal diciassettesimo secolo; di generazione in generazione, la proprietà della cantina è oggi nelle mani di Francesco Paolo Valentini, un personaggio di grande spessore, vero e proprio artigiano del vino, che ama far parlare le proprie creazioni direttamente nel bicchiere. L’azienda oggi si sviluppa su 65 ettari vitati, dove si coltivano i grandi classici del territorio, trebbiano e montepulciano d’Abruzzo. In vigna l’approccio è altamente artigianale – Francesco Paolo ha una sua filosofia naturale che non è etichettabile né con il “logo” del biologico né con quello del biodinamico – e non si effettuano diserbi né trattamenti con prodotti sistematici, adoperando solamente zolfo e rame. Allo stesso modo in cantina si esegue solo la decantazione naturale, utilizzando i lieviti già presenti sulla buccia degli acini. Si tratta di una vera e propria scelta di vita, rischiosa, tant’è che quando i vini non rispecchiano gli altissimi standard qualitativi prefissati non escono sul mercato, anche per diverse annate. Le rese sono bassissime, e dai 65 ettari coltivati si ricavano solo 50.000 bottiglie l’anno, ripartite tra Trebbiano, Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo. Prodotti incredibili, vini naturali, da cui emerge tutta la bellezza del terroir abruzzese, che nascono seguendo le sagge parole di Francesco Paolo: “Guardo e lascio che Madre Natura faccia il suo corso, esiste già tutto, bisogna solo farlo emergere".
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